IN NOME DELLA LIBERTÀ IN SCENA SABATO 27 MAGGIO LA PERFORMANCE TEATRALE NELL’EVOCATIVA CORNICE DI PALAZZO CAPUTI

Sabato 27 maggio, in occasione di Rerum Rubis Festival, si terrà presso Palazzo Caputi la
performance site-specific del progetto POF “In nome della Libertà”.
“In Nome della Libertà” è la restituzione di un laboratorio teatrale allestito per le studentesse e gli
studenti del Liceo Tedone e curato dalla prof.ssa Rosanna Pellegrini. Un happening per menti a
mano libera e un evento irripetibile in altri spazi.
Uno spettacolo originale e unico ideato e diretto da Patrizia Labianca e Stella Addario, con la
sapiente collaborazione di Enza Tedone, presidente del centro studi Cultura et Memoria, creato
appositamente per il luogo extra-teatrale per il quale è concepito e che da quel particolare luogo
trae ispirazione, ovvero Palazzo Caputi nel cuore della città di Ruvo di Puglia.
Palazzo Caputi, infatti, è parte integrante della creazione, con i suoi silenzi, rumori, luci, colori,
l’ambientazione e le forme architettoniche che lo caratterizzano, le memorie storiche che conserva,
le visioni che evoca.
Uno stretto sentiero che si snoda nell’edificio, che consentirà a 20 spettatori alla volta di
partecipare con i seguenti orari 19.00, 19.45, 20.30, 21.15.
Prenotazione obbligatoria al numero 339 5453365
FESTA DELL’EUROPA 2023

Quale occasione migliore per celebrare la settimana del 9 maggio incontrando l’Europa?
Dal 7 al 12 maggio il Tedone incontra l’Irlanda 
, i Paesi Bassi 
e il Portogallo 
.






Tre esperienze diverse, di viaggio, studio e scambio, un’unica finalità: allacciare rapporti di amicizia, portando sguardi di umanità verso l’Europa e restituendo con gratitudine quanto il nostro liceo ha ricevuto con l’accreditamento Erasmus+ fino al 2027.
L’Europa – continente denso di storia ma ancora in costruzione
, in bilico fra ricerca di appartenenza e derive di ermetizzazione etnica, crogiolo di interscambi tuttora in polemica tra componenti settentrionali e meridionali, crocevia di lingue antiche e voci moderne, intarsio di anima occidentale e orientale costantemente alla ricerca di chiavi di pace e di accordi di integrazione in una complexio oppositorum di difficile armonizzazione, con un profilo culturale, sociale, economico e politico multisfaccettato, tra sforzi di riequilibrio e spinte alla sostenibilità, alle contaminazioni multiculturali e al plurilinguismo – è lo spazio comune, concreto e ideale, in cui conviviamo tra innumerevoli differenze e di cui vogliamo prenderci cura per lasciarlo migliore domani.

Con queste premesse, auguriamo buon viaggio alle ragazze, ai ragazzi e alle docenti in partenza per Dublino e attendiamo con gioia i nostri ospiti della scuola olandese Queen Wilhelmina College di Culemborg e dell’Agrupamento de Escolas Vieira de Araújo di Vieira do Minho per vivere con loro un’intensa settimana di studio, visite, svaghi, incontri e confronti.


CONCITA DE GREGORIO ED ERICA MOU AL TEDONE PER RACCONTARE E DIRE “UN’ULTIMA COSA”

Dodici donne, dodici voci, dodici storie.
Quelle raccontate a cuore aperto da Concita ed Erica ad una platea gremita e rapita di studenti e docenti del Liceo Tedone. Dodici donne che si sono perse al mondo nella ricerca dell’autenticità, stagliandosi solo dopo il silenzio della morte in tutta la loro grandezza, originalità e bellezza nell’atto di pronunciare la propria orazione funebre.
Parole e voci di donne che sarebbero potute essere vie maestre ma sono rimaste spesso vicoli ciechi, racconta Concita, poiché escluse, messe al bando da qualche uomo che solo per averle sfiorate si è sentito in diritto di santificarle o crocifiggerle ma che, in uno spietato colpo di scena, si staccano a morsi da quel cordone ombelicale maschile e smettono di essere ombre, specchi riflessi, e divengono dirompenti, spiazzanti, rabbiose, antifasciste restituendo umanità e dignità alla storia del Novecento.
O meglio alle storie del Novecento, a quelle microstorie monumentali del '900 che ci parlano di libertà.Concita ed Erica, in una tiepida mattina di primavera, l'una dalla prospettiva di donna, madre di quattro figli maschi, scrittrice e giornalista ispirata da modelli femminili come Oriana Fallaci nell’operare in un mondo tradizionalmente controllato da uomini, l’altra, Erica, dalla prospettiva di giovane sposa, cantautrice innamorata della chitarra, delle parole nuove, dell'esplorazione delle lingue che si rigenerano nel canto fra inglese, spagnolo e dialetto, hanno insegnato a giovanissimi liceali il valore della parresia, di memoria socratica, attraverso le raccomandazioni della fotografa e bambinaia Vivian Maier, antesignana della street photography: "un buon metodo per non dare nell'occhio è restare perfettamente se stessi".
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PER KAY
Ci hai parlato come le foglie e il vento d’aprile, con armonie di acqua e
di sole questa mattina. L’arcobaleno il tuo saluto.
Sapremo ritrovarti nella luce, nella misura e nell'etica dei numeri.
Nei tuoi ideali e nella tua ricerca di senso.
Nei discorsi densi e chiari che non hanno esaurito le cose da dire ma che per sempre custodiranno la traccia della nostra comune ricerca dell’infinito.
Grazie, kay.
Grazie, professoressa Gadaleta. Libera nel vento.


La giornalista e scrittrice Concita De Gregorio e la cantautrice Erica Mou ospiti al Liceo Tedone
La giornalista e scrittrice Concita De Gregorio e la cantautrice Erica Mou ospiti al Liceo Tedone
nell'ambito del progetto lettura "Al Tedone con l'autore".
Venerdì 14 aprile 2023, ore 10.00
Auditorium Liceo Tedone
