Progetto ERASMUS+ SAIL3+ in Slovenia

Un viaggio tra onde di cultura, di amicizia e di pace nel cuore dell’Adriatico

Si è svolta in un clima marittimo l’esperienza del progetto Erasmus SAIL3+, che ha visto 4 ragazzi e 6 ragazze del Liceo Scientifico Orazio Tedone collaborare con il Ginnasio Antonio Sema di Pirano, scuola della minoranza italiana in Slovenia. Con loro anche 2 ragazze in mobilità individuale di lungo termine e un ragazzo in mobilità di breve termine. Il progetto ha posto l’attenzione sull’inclusione, sulla promozione della cittadinanza attiva, sulla sostenibilità attraverso il confronto tra gli ecosistemi e l’utilizzo delle fonti d’acqua in Puglia e sulla costa slovena, un argomento di grande rilevanza ambientale e culturale per entrambe le regioni.
Guidati dalla prof.ssa Teresa de Nicolo, dal prof. Antonio Picca e dalla prof.ssa Raffaella Camporeale in job shadowing, la riflessione si è svolta non solo tra banchi di scuola, con attività didattiche e laboratori, ma anche tramite visite sul campo: dalla pittoresca città di Pirano con il Museo del Mare, le sue stradine strette, l’architettura veneziana e il mare Adriatico sullo sfondo al Parco Naturale di Strugnano, che fonde la laguna con le saline, dove il sale si produce con il metodo tradizionale da oltre 700 anni in ogni fase di lavorazione. Da incomparabile elemento paesaggistico tra mare e terra il sale è divenuto col tempo un baluardo del patrimonio ecologico e culturale, in quanto acqua che non è salita in cielo e ha scelto di rimanere ancorata ad un particolare biosedimento, la petola.
Le passeggiate panoramiche lungo la linea costiera che circoscrive il Golfo di Trieste con la falesia in flysch e l’esplorazione delle bellezze delle grotte di San Canziano, patrimonio UNESCO, con il più grande canyon fluviale sotterraneo al mondo hanno rappresentato per tutti i partecipanti una vera e propria esperienza immersiva in un mondo di meraviglie della natura. I caffè letterari di Trieste poi riescono ancora in maniera sorprendente a raccontare storie antiche che parlano di cultura, letteratura, libertà e a sussurrare versi di “scontrosa grazia” alla ricerca dell’ “infinito nell’umiltà”.
E, infine, Lubiana, la capitale, come in una fiaba, con la sua duplice anima, quella sognante mitteleuropea e quella balcanica, sciolta e vivace, i misteri di cui è depositaria ha conquistato i cuori, ammaliandoli, sussurrando all’orecchio le sue storie romantiche, le sue leggende che ancora riecheggiano sui ponti, sulle pittoresche sponde del fiume chiuse a chiave da un’infinità di lucchetti dell’amore.
Se l’obiettivo principale del progetto è stato quello di creare rapporti umani solidi e duraturi tra gli studenti delle due scuole, le giornate trascorse insieme, sia durante le lezioni che nelle attività extra-scolastiche, hanno favorito davvero la nascita di amicizie sincere e di uno scambio culturale profondo. Questi legami vanno ben oltre la semplice collaborazione scolastica, rappresentando un ponte tra genti un tempo dello stesso popolo ancora accomunate da lingua e tradizioni e che intendono rafforzare collaborazioni internazionali.
L’acqua sfuma le diversità, mescola colori, dona relazioni, annoda legami: pertanto, l’esperienza Erasmus+ ha mosso onde di conoscenze, ma anche di consapevolezza sui valori ispiratori della mobilità nei nostri ragazzi, insegnando loro l’importanza dell’apertura verso l’altro e la forza dell’amicizia internazionale, che continuerà a vivere ben oltre la fine del progetto.