CONFABULARE:L'ESPERIENZA DELLA CLASSE 1E
Si è concluso la scorsa settimana il progetto didattico“Confabulare – libri fuori dagli scaffali”, la rassegna letteraria con gare di lettura tra scuole cittadine e incontri con l'autore organizzata dall'associazione culturale Calliope in collaborazione con il teatro Comunale e con il patrocinio e il sostegno economico dell'assessorato all’Istruzione e alla Cultura del Comune di Ruvo di Puglia, che ha visto vincitrici le classi I E e II C del liceo scientifico e linguistico Tedone.
Scrivono gli alunni della 1E:
"Non c'è gara" ci dicevano. È perché non credevamo che fosse così che abbiamo accettato la sfida e ci siamo avventurati nella lettura de Gli anni al contrario.
Il nostro percorso prende il via dal progetto culturale "Confabulare- Libri fuori dagli scaffali", organizzato dalla libreria "Agorà" di Ruvo di Puglia e dall'associazione teatrale "Calliope", con l'appoggio del Forum "Giovani Idee" della medesima città.
Chi ci ha spinto ad accettare l’invito il nostro professore di Italiano, Luciano Lovino.
In un primo momento, non tutta la classe intendeva partecipare all’iniziativa e nutrivamo persino un pregiudizio infondato ma ci sbagliavamo. Lo abbiamo capito quando il libro ci ha conquistati con il suo fascino.
Il nostro interesse, infatti, cresceva di giorno in giorno e per questo abbiamo voluto incontrarci per leggere insieme il libro durante alcuni pomeriggi in orari extra scolastici, finendo per immedesimarci nelle vite di Giovanni Santatorre e Aurora Silini, i protagonisti del romanzo.
Con determinazione e immancabile competitività, abbiamo superato la prima gara, passando direttamente alle finali.
Nelle tre settimane che ci separavano dall'ultima sfida, abbiamo studiato la trama e ricostruito lo sfondo storico del romanzo, approfondendo e curiosando tra le mode degli anni Settanta.
Abbiamo incontrato Guccini, Pierangelo Bertoli, LouReed e i Velvet Underground; abbiamo scoperto Aldo Moro, le Brigate Rosse, Peppino Impastato e Walter Rossi, addentrandoci nelle vite di questi protagonisti degli anni di Piombo del nostro Paese. Grazie ad essi abbiamo compreso quanto sia importante conoscere la storia politica del nostro Paese.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace! (Gv 14,27)
In una calda e luminosa giornata primaverile, la nostra comunità liceale ha accolto e salutato il nuovo Vescovo Mons. Domenico Cornacchia, lo scorso 21 aprile. All’inizio di marzo, appena entrato in diocesi, il Vescovo aveva espresso il desiderio di conoscere e incontrare gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado. Anche la nostra scuola, mantenendo fede alla decisione del collegio di ottobre 2015 – supportata dall’approvazione del Consiglio di Istituto – attraverso il dipartimento di Religione ha inoltrato alla D.S. il desiderio di vivere il precetto pasquale, sganciandolo quest’anno dall’ultima giornata prima delle festività pasquali per inserirlo in una data dettata dall’agenda del Vescovo.
IL LICEO "TEDONE" ALLE OLIMPIADI DELLE SCIENZE NATURALI edizione 2016
Martedì 3 Maggio si svolgerà, presso il Campus Universitario di Bari, la cerimonia di premiazione degli alunni che sono stati ammessi alla fase Nazionale delle Olimpiadi delle Scienze Naturali edizione 2016. Per la categoria Triennio, sezione Scienze della Terra sarà premiato un nostro alunno Giuseppe Matteo Minutillo della classe 3C che parteciperà alla fase nazionale delle Olimpiadi, che si terrà nei giorni 6-7 e 8 maggio prossimi, a Senigallia.
A Giuseppe Matteo i complimenti di tutto il Liceo Tedone e un affettuoso " In bocca al lupo!".
IL PROF. VATTIMO AL LICEO TEDONE
Non capita tutti i giorni di avere come docente di filosofia, nella propria classe, il prof. Gianni Vattimo, personalità eminente della filosofia contemporanea, in Italia e sulla scena internazionale.
È avvenuto proprio il 28 aprile 2016, nel Liceo scientifico e linguistico “O. Tedone” di Ruvo di Puglia.
I ragazzi e le ragazze della 5E, 5C, 4D hanno partecipato a una lezione magistrale del prof. Vattimo, in un silenzio partecipato e carico di entusiasmo.
Vattimo si è soffermato, in due ore di lezione, su pensiero debole, ermeneutica filosofica, postmodernità interagendo con alcune tra le questioni più complesse del nostro tempo.
Ha poi risposto alle domande degli studenti e delle studentesse che hanno riguardato gli autori già studiati, oltre che i più disparati problemi posti, dall’attualità sociale e politica, all’attenzione della critica filosofica.
Sempre caratterizzato da una forte cifra autoironica, Vattimo con i nostri studenti e le nostre studentesse ha utilizzato le sue geniali capacità didattiche segnate da una pluralità di registri semantici, in cui l’approccio cattedratico, costantemente, si alterna con la provocazione, attraverso il canto, la poesia, i motti di spirito.
La realtà per Vattimo è interpretazione ed è, quindi, necessario liberarsi dall’illusione autoritaria del realismo e, dunque, da un approccio scientista che ci espone, in modo ormai pieno, al dominio di una tecnocrazia.
Accolto calorosamente dalla Dirigente Scolastica Prof.ssa Domenica Loiudice, il prof. Vattimo ha, quindi, salutato la Comunità del Liceo nella sua componente docente e Ata, per poi raggiungere l’aula di lezione scortato dall’entusiamo gioioso di studentesse e studenti.
Una bella pagina della vita culturale del nostro Liceo, che certamente rimarrà tra i ricordi della vita scolastica delle ragazze e dei ragazzi.
25 aprile 2016 – 71° Anniversario della Liberazione d’Italia
La Liberazione dell’Italia dal nazifascismo,celebrata ogni anno dal 1946 il 25 aprile, evoca un momento della storia italiana da custodireper non disperdere l’originaria essenza ed il significato patriottico.
Noi genitori siamo i figli del dopoguerra, l’anello di congiunzione tra i protagonisti di quel terribile periodo e il futuro che attende i nostri ragazzi. Per questa ragione corre l’obbligo morale di tenere sempre desta la memoria sui fatti occorsi in quel difficile momento storico, senza voler apparire retorici.
Quanti ricordi e quanti sacrifici sono stati raccontati dai nostri genitori che non hanno mai trovato spazio sui libri di storia, ma che ciascuno degli episodi da essi vissuti rappresenta “la Storia” e l’identità della nostra moderna Repubblica per la quale quest’anno ricorre il 70° anniversario dalla Costituzione.
L’insegnamento che noi tutti dobbiamo trarre da quelle tristi vicende deve andare al di là delle ideologie che ci distinguono: le guerre, tutte le guerre, sono assolutamente da ripudiare!
Lo sapevano bene i nostri Padri costituenti della Repubblica Italiana quando all’Art.11 della Carta Costituzionale sancirono che “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…………..”
Lo ha imparato bene mia Madre che ha conosciuto il proprio papà solo quando stava per compiere quattro anni perdendolo quando non ne aveva compiuti neppureventi.
Anche mia nonna aveva compreso gli effetti della guerra:crescere senza nessun aiuto una bambina e poi accudire amorevolmente il marito “grande invalido”al suo rientro dalla prigionia in India.
Questo spaccato di storia familiare è la fotografia dei danni chequell’inumana follia chiamata “guerra”, ha causato a tanti italiani.
Ecco la ragione per cui non dobbiamo stancarci di ricordare ai nostri figli cosa rappresenta il 25 aprile: una giornata dedicata alla riflessione ed al ricordo di tutti coloro che con grandi sacrifici hanno contribuito a farci vivere, ed essere, quel che oggi viviamo e siamo nella nostra Nazione!
Mauro Ceglie
Presidente del Consiglio di Istituto