LA VOSTRA FIDUCIA, IL NOSTRO IMPEGNO
A chiusura della fase di iscrizione on-line per l’anno scolastico 2016/17, esprimo il mio sincero e profondo ringraziamento agli alunni e alle famiglie del territorio per la fiducia riposta nel Liceo “Orazio Tedone”.
Il brillante esito delle iscrizioni rappresenta una conferma dell’impegno e delle progettualità del nostro Liceo che crede profondamente nella centralità dello studente, nel suo percorso formativo ed educativo e lo sostiene nella sua crescita affettiva, emotiva e cognitiva attraverso una didattica efficace, innovativa e densa di iniziative culturali. Nel viaggio che i futuri liceali si apprestano a compiere i docenti del Liceo Tedone sapranno accogliere l’entusiasmo e la vitalità dei giovani studenti, accompagnandoli nella scoperta del senso e nella costruzione del proprio futuro.
Un sentito grazie, infine, ai docenti orientatori e al corpo docente del Liceo Tedone capace di trasmettere saperi, idee e passioni, coniugando il sapere scientifico con quello umanistico ed insegnando ai propri studenti a riconoscere e valorizzare le proprie potenzialità e ad essere cittadini consapevoli del tempo presente.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Domenica LOIUDICE
OLIMPIADI DELLA MATEMATICA: VITTORIA DEL LICEO TEDONE ALLA GARA INTERPROVINCIALE
“Pure la matematica è, a suo modo, la poesia di idee logiche”, sosteneva Albert Einstein.
Ed occorre avvicinarsi a questa scienza con passione, appassionarsi al suo rigore con impegno e disciplina per scovarne la sua più intrinseca bellezza. Questo lo spirito con cui gli studenti del Liceo Scientifico “Orazio Tedone” di Ruvo di Puglia si sono misurati con la tredicesima edizione della gara a squadre delle “Olimpiadi della Matematica”. Scopo principale della competizione è quello di accrescere nei ragazzi l’interesse per la Matematica, cogliendola nei suoi aspetti ludici e stimolanti. Inoltre, rispetto alla gara individuale, la competizione a squadre si propone di favorire il confronto e lo spirito di squadra, fondamentali per raggiungere risultati notevoli nell’ambito della ricerca scientifica e in ogni altro settore del mondo lavorativo e sociale. Il gioco di squadra impone ai partecipanti una razionale organizzazione dei compiti, una responsabilità individuale, ma, soprattutto, la collaborazione e il rispetto. La squadra del Tedone, guidata dalla prof.ssa Mariangela Mastrorilli, si è aggiudicata la “Coppa Gauss” primeggiando nella gara interprovinciale della manifestazione scientifica organizzata dall’Unione Matematica Italiana. La squadra, formata dagli studenti titolari Anna Franca De Venuto ( 3 A), Sara Ardito ( 4 A), Luigina Mazzone ( 4 E), Domenico Maggiulli ( 4 G), Davide Perrone ( 4 G), Marco Fiore ( 5 C), e Cleto Antonello Berardi ( 5 D) e dalle riserve Aldo Paolo Colella ( 3 D), Francesco Binetti ( 4 G) e Nicolò Tristano ( 5 A), si è classificata al primo posto con 852 punti, superando le altre tredici scuole delle province di Bari, Foggia e Bat e risolvendo, al tavolo della giuria, in centoventi minuti, ben ventiquattro problemi su argomenti di algebra, geometria, logica, teoria dei numeri, calcolo combinatorio e delle probabilità. Il prossimo obiettivo della squadra sarà la partecipazione alla fase finale nazionale delle Olimpiadi della Matematica a Cesenatico dal 5 all’8 maggio, meta ben nota ai liceali ruvesi che su quel podio sono saliti anche nelle precedenti edizioni conquistando la medaglia d’oro nazionale.
Per il Dirigente Scolastico, prof.ssa Domenica Loiudice, questo risultato conferma l’eccellenza dell’Istituto Tedone, dei suoi docenti, capaci di motivare e valorizzare le potenzialità di ciascun alunno, ma soprattutto conferma l’eccellenza degli studenti del Tedone che affrontano la conoscenza sempre con passione, rivelando un particolare interesse per una disciplina fondamentale fra gli insegnamenti di un liceo scientifico. A buon ragion scriveva Galileo: “ se l’uomo non sapesse di matematica non si eleverebbe di un sol palmo da terra”.
Prof.ssa Rosanna Pellegrini
Concorso “il mondo dà i numeri”: selezionato il Liceo Tedone
Il Liceo Scientifico e Linguistico “O.Tedone” è stato selezionato per prendere parte al progetto “Promozione di ambienti di apprendimento laboratoriali: Il mondo dà i numeri”: l’innovativo programma per l’utilizzo delle nuove tecnologie in classe promosso da CASIO Italia e nato all’interno di un Protocollo d’Intesa siglato a ottobre 2015 con il MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Il progetto, che ha visto la collaborazione del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, ha l’obiettivo di innovare la didattica attraverso l’introduzione di strumenti di calcolo di ultima generazione e di software per il loro utilizzo, in grado di dar vita a dei veri e propri laboratori. Il programma si articola attraverso la costruzione di ambienti sperimentali dove poter applicare i modelli matematici alle scienze forensi, una disciplina volta a risolvere i casi investigativi che, negli ultimi anni, ha guadagnato un’enorme popolarità grazie a serie televisive come NCSI, Numbers, R.I.S. Delitti Imperfetti. Come è possibile identificare le persone attraverso l’analisi della voce? Come si fa a stabilire l’ora di un decesso? A che velocità viaggiavano i due automezzi prima dello scontro? Prendendo spunto da situazioni simulate, insegnanti e studenti esplorano alcuni fenomeni scientifici che possono rivelarsi utili agli investigatori per analizzare situazioni complesse. Il progetto intende, infatti, mettere in evidenza il legame indissolubile tra realtà e matematica, disciplina che – sebbene spesso percepita come astratta – costituisce un potente strumento di indagine sui fenomeni del mondo reale.
Al bando hanno partecipato quasi 600 scuole, di cui oltre 300 Scuole Secondarie di II grado e oltre 250 Scuole Secondarie di I grado.
In linea con le indicazioni de “La Buona Scuola”, il progetto “Promozione di ambienti di apprendimento laboratoriali: Il mondo dà i numeri” individua tra le priorità di intervento il miglioramento dell’offerta formativa attraverso l’innovazione digitale: l’iniziativa vuole evidenziare l’utilità delle calcolatrici sia per l’insegnamento che per l’apprendimento delle discipline scientifiche. CASIO mette a disposizione del Liceo Tedone 1 kit con calcolatrici grafiche CASIO fx-CG 20 e relativo materiale didattico (3 casi investigativi, 1 software emulatore, 10 guide rapide, 1 centralina CLAB con 2 sensori, 4 sensori extra, 1 libro a cura dei docenti CASIO “Vedere la matematica”).
Casio, inoltre, organizzerà due eventi di informazione dedicati ai docenti delle scuole vincitrici del bando. Il primo appuntamento, organizzato in collaborazione con il MIUR, è il convegno nazionale che si terrà a Roma giovedì 10 marzo e che darà ai docenti delle scuole partecipanti una panoramica sul progetto, inquadrandolo nelle attività di promozione della cultura scientifica intraprese dal MIUR. Il secondo appuntamento è invece per aprile, con un incontro specifico di natura tecnica condotto dal Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Infine, mirate azioni di monitoraggio, condotte da tre persone del Miur e tre referenti CASIO, consentiranno di ricevere feedback da docenti e studenti sull’esperienza effettuata.
I risultati dell’ultima rilevazione Ocse-Pisa del 2012 hanno messo in evidenza come l’utilizzo delle calcolatrici grafiche e scientifiche nelle scuole di numerosi Paesi – come Norvegia, Svizzera e Danimarca - rappresenti uno strumento didattico largamente utilizzato per arricchire le competenze degli studenti, che ottengono in media risultati migliori rispetto ai loro coetanei italiani.
“L’essere umano tra scienza e arte” – Gli studenti del Tedone in visita a Firenze alla mostra Body Worlds
Sapersi orientare è una qualità apprezzata in più situazioni, che si tratti di saper fissare punti di riferimento evitando di smarrirsi o anche essere in grado di risolvere articolati dilemmi scientifici, informatici, filosofici con perizia. Ed è di orientamento che si parla anche quando un folto gruppo di studenti promettenti, delle quarte e quinte classi del Liceo Scientifico e Linguistico “Orazio Tedone” di Ruvo di Puglia, ha scelto di visitare a Firenze, la mostra itinerante “Body Worlds” che ad oggi ha registrato, in più di 100 città del mondo, oltre 40 milioni di visitatori.
La mostra ideata dal medico tedesco e scienziato Gunther von Hagens dedicata al “vero mondo del corpo umano” si può visitare nel Complesso Monumentale di Santo Stefano al Ponte (Ponte Vecchio). Presentato come un appuntamento imperdibile, permette di conoscere la straordinaria sinergia tra gli organi e gli apparati anatomici che rende possibile la vita. L’esposizione si presenta con l’allestimento dal titolo “Al Cuore della Vita” focalizzato sul cuore, motore dell’esistenza, e sul sistema cardiovascolare: tramite la visione di interi corpi plastinati, una tecnica, creata da Von Hagens, che permette la perfetta conservazione di tessuti ed organi, è possibile comprendere com'è fatto il nostro corpo in maniera semplice ma estremamente dettagliata. Orientamento decisamente concreto, dato che quelli che potrebbero essere futuri studiosi del corpo umano, hanno avuto la rara opportunità di osservare da molto vicino ciò con cui un giorno avranno a che fare. Trattasi di corpi, veri corpi perfettamente conservati e descriventi in maniera diretta i segreti dell’anatomia umana. Statue in carne e ossa protette dalla plastinazione, un meccanismo di conservazione ideato nel 1977 dall’anatomopatologo tedesco Gunther Von Hagens che prevede la sostituzione dei liquidi corporei con polimeri e silicone che altrimenti si decomporrebbero. Potrebbe certo non essere roba per i deboli di stomaco, ma è il pane di chi ha fame di conoscenza e il fatto che tale mostra sia stata esposta nella patria dei “de’ Medici” non fa che rafforzare il legame che congiunge arte e ricerca scientifica. Non è mancata una visita alla fantastica città alla scoperta di Palazzo Pitti e della Galleria dell’Accademia, nella quale il David di Michelangelo sugella l’unione tra scultura e anatomia umana. E’ stato un viaggio gratificante e oltremodo costruttivo, dedicato ai futuri medici o ricercatori che un giorno si ricorderanno ciò che forse ha convinto loro ad intraprendere la complicata via della clinica e della ricerca medica. L’uomo è stato osservato e analizzato come opera d’arte e capolavoro tanto antico quanto contemporaneo, che necessita quindi dei migliori restauratori.
Michele Lusito 5^H
OPEN DAY A TEATRO
ROMEO E GIULIETTA LIVE LA DISPERATA VITALITA' DI UN AMORE
Sabato 13 Febbraio ore 19.30 - Auditorium Liceo Tedone -
L’amore puro, quello che sfida fisica e ragione, quello che sovverte il mondo, che dona la bellezza alle cose, quello atteso, desiderato, sognato, sofferto, salvifico. L’amore che conduce Orfeo negli inferi, che tende le mani verso l’eternità, fatto di passione, senza pelle, che fa lacrimare il sorriso e sorridere le palpebre. L’amore eterno ed universale di Romeo e Giulietta. Una storia tragica, potente, infinita che ancora sa parlare di passione e libertà. Una storia raccontata da secoli, a teatro, al cinema, scritta e riscritta, interpretata e riadattata, ma qualunque sia stata la visione registica, non perde mai la sua sterminata passione. Sulla scena nuda, essenziale, minimalista, otto Romeo e diciannove Giulietta si immergono nella storia dei due giovani amanti, fondendosi nelle loro vite, scambiandosi cuore e pelle. Scuotono una platea commossa e cantano alla vita. Le parole si fanno musica, le mani disegnano nell’aria movimenti leggeri e si tramutano in spada, pugnale, veleno. Amore e morte. Eros e Thanatos. Ma la vita trionfa, l’amore trionfa e quei gesti lenti, leggeri e leggiadri si fanno danza. Quei corpi amorfi prendono vita, tendono le mani e come nella danza di Matisse divengono vivi. Vivi sono Romeo e Giulietta, vivi siamo tutti noi se ci ribelliamo all’abitudine e ci scrolliamo di dosso la polvere che ci opprime, vivi siamo tutti noi se non rinunciamo allo slancio, alla passione, alla libertà. Vibrante e disperatamente vitale il messaggio del dramma shakespeariano messo in scena dal coreografo e regista Giulio De Leo nell’ambito del laboratorio teatrale e coreografico Corpo Ancestrale, fortemente voluto dal DS, prof.ssa Domenica Loiudice, all’interno del POF del Liceo Tedone. De Leo ha donato al dramma shakespeariano quel guitto inquieto esistenziale, una densa metafora della vita: ci si può perdere d’amore ma poi ritrovare, perché l’amore è quella radicalità che ci fa afferrare la vita con i denti e la danza è quel prolungamento dell’anima che sola sa far danzare i vivi con i morti. Straordinari i giovani studenti che, diretti dal maestro Giulio De Leo, con il tutoraggio della Prof.ssa Rosanna Pellegrini, hanno saputo scandagliare il proprio vissuto, scoprendo la percezione del sé, dialogando con il Romeo e la Giulietta nascosti nelle pieghe dei loro cuori, riuscendo a dar voce ai loro sogni, alle loro attese, alla loro esigenza d’amore che danza in silenzio nel petto carminio di ognuno di noi.