Il Codice Penale trascende le aule di tribunale e le austere classi universitarie di Giurisprudenza, trovando applicazione e studio anche in contesti inattesi. Ne è prova l’innovativo progetto portato a termine da un gruppo di studentesse e studenti del Liceo Tedone. Animati da una genuina e profonda curiosità, questi giovani si sono dedicati a un progetto POF fuori dagli schemi. L’avventura nel mondo del diritto non sarebbe stata possibile senza la guida esperta della prof.ssa Lidia Folco, un faro di critica e professionalità che ha permesso ai giovani di immergersi nell'”ostico” universo del Diritto Penale.
Muniti di documenti e “toghe invisibili” e supportati dall’avv. Davide Dell’Aere, si sono trasformati in dilettanti giuristi. Hanno analizzato articoli fondamentali come l’art. 43 del Codice Penale e, andando oltre, hanno rievocato due importanti figure politiche: i deputati Pio La Torre e Virginio Rognoni. Un approfondimento sull’art. 416 bis, meglio conosciuto come legge Rognoni-La Torre, ha permesso di riscoprire il loro contributo.
L’arte cinematografica si è rivelata un potente strumento didattico, trasformandosi in una vera e propria macchina del tempo. Grazie alla visione del film “Il Traditore”, hanno potuto rivivere e comprendere a fondo l’operato di due figure simbolo della magistratura italiana: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Immersi nelle scene, ci racconta Marco della 5^B, le allieve e gli allievi del progetto si sono idealmente “infiltrati” nell’aula del maxiprocesso, ascoltando le dichiarazioni dei pentiti. Questa esperienza visiva e uditiva, tutt’altro che passiva, li ha caricati di un’energia tale da farli sentire “piccoli Falcone e Borsellino”, investiti del dovere di proseguire, nel loro microcosmo, la consapevole azione di questi giganti della legalità. Uomini e politici degni di nota, che hanno dedicato la loro vita alla lotta contro la mafia, disposti persino a sacrificarla. È il caso non solo di Pio La Torre, ma anche di un’altra figura chiave del loro percorso conoscitivo: Piersanti Mattarella. Nato a Castellammare del Golfo, era il secondogenito di quattro figli, tra cui Sergio Mattarella, l’attuale Presidente della Repubblica Italiana. Politico ed ex Presidente della regione Sicilia negli anni in cui Cosa Nostra insanguinava le piazze d’Italia, seminando terrore e violenza, Piersanti Mattarella si distinse per la sua intransigente lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata, divenendo un bersaglio per i poteri mafiosi, che ne ordinarono l’assassinio, un omicidio che segnò profondamente la storia italiana.
Motivati da questo percorso di conoscenza, le studentesse e gli studenti si sono recati al Quirinale nel cuore della Repubblica Italiana, accompagnati dalla Dirigente Scolastica, prof.ssa Domenica Loiudice, convinta sostenitrice del progetto e dalla prof.ssa Romano Françoise, per visitare la residenza di chi ha vissuto sulla propria pelle la minaccia incombente e la brutalità costitutiva della mafia, concludendo in modo significativo un percorso dedicato alla legalità e al senso civico.
Rosaria Bucci